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Big-G consuma risorse sul vostro Mac? 

Era un po’ di tempo che avevo notato che il mio Mac, quando non online, faticava a completare l’avvio della sessione utente.
Mi sono risposto troppe volte che forse avevo esagerato con software e servizi installati.

Troppe volte.

Cosè ieri sera ho deciso di fare il sistemista (a casa si evita sempre di farlo, chissà perchè) e ho guardato il log di sistema appena avviato ed entrato in sessione utente: sorpresa!

Scoperto il colpevole.

Non tutti sanno (e anche io lo ignoravo) ma dovrebbero sapere che quando si installa una qualche applicazione Google (Chrome, Earth, ecc) viene installato in sordina un altro software: GoogleSoftwareUpdate. E io avevo installato Chrome !!!

Questo software si pone come demone all’avvio di sessione e contatta i server Google per cercare nuove versioni dei software. Nulla di male se non per due cose:

  • non è chiaramente visibile all’utente
  • non contempla il non essere online

Proprio questo ultimo punto causa il maggior fastidio.

Infatti l’aggressività del software in configurazione base è tale per cui il fallimento nel contattare i server Google si riverbera nel sistema con forti rallentamenti dello stesso per continua ed intensa attività su disco. Troverete in rete molte fonti citare strani rallentamenti causati da tale software.

Ora una semplice alea di rete può rallentare temporaneamente, ma la non connessione permanente causa molto secondi di rallentamento ogni volta che il processo di controllo aggiornamenti viene schedulato (e questo avviene alla partenza e ogni 5 ore).
Questo è quanto ho rilevato nel log:

19/07/16 22.07.22	GoogleSoftwareUpdateAgent[240]	2016-07-19 22:07:21.899 GoogleSoftwareUpdateAgent[240/0xa0cce540] [lvl=2] -[KSAgentApp setupLoggerOutput] Agent settings: <KSAgentSettings:0x20d280 bundleID=com.google.Keystone.Agent lastCheck=2016-06-15 23:04:48 +0200 checkInterval=18000.000000 uiDisplayInterval=604800.000000 sleepInterval=1800.000000 jitterInterval=900 maxRunInterval=0.000000 isConsoleUser=1 ticketStorePath=/Users/andrea/Library/Google/GoogleSoftwareUpdate/TicketStore/Keystone.ticketstore runMode=3 daemonUpdateEngineBrokerServiceName=com.google.Keystone.Daemon.UpdateEngine daemonAdministrationServiceName=com.google.Keystone.Daemon.Administration logEverything=0 logBufferSize=2048 alwaysPromptForUpdates=0 productIDToUpdate=(null) lastUIDisplayed=(null) alwaysShowStatusItem=0 updateCheckTag=(null) printResults=NO userInitiated=NO>

...

19/07/16 22.08.06	GoogleSoftwareUpdateAgent[240]	2016-07-19 22:08:06.993 GoogleSoftwareUpdateAgent[240/0xb0207000] [lvl=3] -[KSOutOfProcessFetcher(PrivateMethods) helperDidTerminate:] KSOutOfProcessFetcher helper tool failure. [com.google.UpdateEngine.CommonErrorDomain:1501 - 'KSOutOfProcessFetcher.m:783']

...

19/07/16 22.08.09	GoogleSoftwareUpdateAgent[240]	2016-07-19 22:08:09.938 GoogleSoftwareUpdateAgent[240/0xa0cce540] [lvl=2] -[KSAgentApp checkForUpdates] Finished update check.

47 secondi di attivitˆà per un singolo processo quando l’intero sistema esegue bootstrap in meno tempo?

Intollerabile.

Come risolvere ?
Si può pensare di modificare la configurazione di schedulazione, oppure (e questo ho fatto io) rimuovere dall’avvio in sessione. Ci si può facilmente spingere oltre rimuovendo l’intero software.

Consigurazioni e cache le troviamo in:

  • ~/Library/LaunchAgents/com.google.keystone.agent.plist
  • ~/Library/Preferences/com.google.keystone.Agent.plist
  • ~/Library/Caches/com.google.keystone.Agent

Il vero e proprio software in:

  • ~/Library/Google/GoogleSoftwareUpdate [Directory]


Rimuovere
com.google.keystone.agent.plist
è sufficiente per fermare l’avvio del demone.

Se volete spingervi oltre (rimuovere), liberi di farlo: basta buttare tutto nel cestino; non accade nulla di strano: semplicemente non avrete più aggiornamenti automatici.

Ma attenti!

Se installerete nuovamente qualche altro software Google, la storia potrebbe ripetersi.

Alla prossima

logo11w

Google to Acquire Nest

Abbiamo sentito parlare di Nest nei mesi scorsi, soprattutto per le mirabolanti novità che caratterizzano il loro famosissimo termostato intelligente, un pezzo di domotica che ogni buon Nerd vorrebbe avere in casa propria (e confesso che sto per ordinarne uno perché è troppo figo).

Oggi la notizia che Google ha acquisito la società per la modica cifra di 3.8 miliardi di euro in contanti. Avevo qualche dubbio sul funzionamento dell’aggeggio ma, visti gli esborsi dell’ultim’ora, tutti i dubbi sono svaniti…

 

MOUNTAIN VIEW, CA – JANUARY 13, 2014 — Google Inc. NASDAQ: GOOG announced today that it has entered into an agreement to buy Nest Labs, Inc. for $3.2 billion in cash.

Nest’s mission is to reinvent unloved but important devices in the home such as thermostats and smoke alarms. Since its launch in 2011, the Nest Learning Thermostat has been a consistent best seller–and the recently launched Protect Smoke + CO Alarm has had rave reviews.

Larry Page, CEO of Google, said: “Nest’s founders, Tony Fadell and Matt Rogers, have built a tremendous team that we are excited to welcome into the Google family. They’re already delivering amazing products you can buy right now–thermostats that save energy and smoke/CO alarms that can help keep your family safe. We are excited to bring great experiences to more homes in more countries and fulfill their dreams!”

Tony Fadell, CEO of Nest, said: “We’re thrilled to join Google. With their support, Nest will be even better placed to build simple, thoughtful devices that make life easier at home, and that have a positive impact on the world.”

Nest will continue to operate under the leadership of Tony Fadell and with its own distinct brand identity. The transaction is subject to customary closing conditions, including the receipt of regulatory approvals in the US. It is expected to close in the next few months.

viaGoogle to Acquire Nest – Investor Relations – Google.